FOSDEM – giorno 1
(Dal nostro inviato Giacomo Magnini)
Una giornata tutto sommato bruttina, ma certamente molto più calda del previsto: questa in sintesi la situazione climatica trovata in quel di Bruxelles al mio arrivo. Mi ero accordato via SMS con il compagno di sventure Gabriele Tittonel per sincronizzare i nostri spostamenti, e il poveretto mi ha dovuto aspettare ben più del previsto. Terminato il check-in in albergo (carino, molto centrale ma senza connettività!), ci siamo diretti verso l’autobus che ci avrebbe portato al nuovo complesso universitario ULB dove è ospitato l’evento.
Dopo una breve consultazione abbiamo deciso di ritardare l’arrivo alla mostra per una rapida sosta di supporto vitale (cibo) che mi sono prontamente versato sull’unico paio di pantaloni: e vai così!
Partiamo alla volta dell’ULB e dopo un tre quarti d’ora la maledetta tradotta ci sbarca a destinazione: seguiamo le indicazioni e raggiungiamo velocemente la destinazione ultima, ovvero la stanza delle conferenze di Mozilla, giusto in tempo per vedere la sessione di domande e risposte su Mozilla Labs Weave: per riassumere di cosa stiamo parlando, è una piattaforma software che dovrebbe facilitare il lavoro e la condivisione di gruppo, ottimizzando le risorse, e che ha lasciato solo una marea di dubbi riguardo l’effettiva privacy degli utenti di un sistema del genere che il povero Dan Mills (sviluppatore) non ha affatto dissipato.
La conferenza sul progetto Calendar l’abbiamo bellamente saltata, e a quanto pare dai racconti abbiamo fatto bene, per farci un giro nelle altre sale: ho tentato di seguire la presentazione del nuovo driver RadeonHD fatta da Egbert Eich (Suse/Novell), ma dopo dieci minuti mi ciondolava la testa e ho preferito una ritirata strategica…
Nutrita presenza di un po’ tutte le realtà Linux/FOSS più note: Suse, Fedora, CentOS (l’una accanto all’altra), OpenSolaris, OpenGroupware, tutte le razze e forme di BSD, OpenSSH, X.org (Keith Packard è ridotto a una boccia da biliardo!), KDE, Gnome, un attrezzo interessante chiamato GOsa2 per gestire server, Foresight, FSFE. E tutto ciò in un solo edificio! Domani vedremo cos’altro ci riserva il resto della fiera.
Ma tornando al motivo della nostra presenza, ci siamo ripresentati alla conferenza su Thunderbird, rischiando la nostra salute: la stanza di Mozilla infatti è stata ribattezzata “the sauna room” a causa del calore che si era sviluppato dentro. L’unico abbigliamento adatto era costume e maglietta, che ovviamente non avevamo, pensando di dover invece battere i denti dal freddo. La presentazione è stata fatta da Chris Hoffman, il quale era stato investito dell’onere senza saperne molto, per cui ha fatto una presentazione rapida e quasi indolore, che possiamo riassumere in poche linee guida: integrare il Calendar, gestire meglio le estensioni, assumere circa 10 persone entro l’anno (gli unici due per ora sono David Ascher e Dan Mosedale) e con la tiepida speranza di vedere un TB3 entro l’anno. Le domande scomode non sono state poste, ovvero che fine fanno Scott MacGregor e David Benvenieu…
La presentazione seguente era sul progetto SUMO e vista la calura e l’arsura, abbiamo disertato e sfruttato la pausa per approcciare sia Tristan Nitot, presidente di Mozilla Europe, sia una serie di personaggi con cui avevamo interagito via web/irc/mail ma mai visto di persona, come Robert Kaiser, Gervase Markham, Kai Engert, Brian King, Ben Bukusch, Karsten Book, Mic, Karsten Düsterloh, Håkan Waara, David Tenser, Henrik Gemal, ecc.
Abbiamo sfidato invece le fiamme per poter seguire la presentazione di Songbird: un giovanissimo ingegnere americano di origini asiatiche, ha presentato il prodotto cercando di far capire dove vogliono puntare veramente, ovvero non a una copia del tristemente (per gli utenti Windows) noto iTunes, ma qualcosa di più, ovvero uno strumento con cui gestire tutto ciò che ruota intorno al mondo della musica: la musica stessa, ovvio, i blog, il contenuto correlato, ecc. La cosa sembra essere molto interessante sulla carta, ma ancora in fase embrionale, vedremo.
Dopo quest’ultima fatica, ci siamo diretti in albergo per una rapida sistemata in vista dei festeggiamenti per i 10 anni di Mozilla. Una gran carovana si è diretta verso il luogo prescelto: un palazzo intero per giocare a bowling, di cui Mozilla aveva riservato tutto l’ultimo piano, con musica da discoteca al massimo, e vasto buffet di pappatoria varia da cui attingere senza limite (se non quello della grandezza del tavolo).
Abbiamo approfittato per quanto possibile di quello che ci è stato offerto, tanto per non fare brutta figura, e abbiamo fatto anche una partitina a bowling contro i cugini francesi, ai quali il mio compare di viaggio ha dato una bella spazzolata: non credo che l’abbiano presa troppo bene, tant’è che ci hanno esclusi dalla partita seguente… Non sanno proprio perdere, poveretti!
La serata è praticamente terminata, almeno per il sottoscritto, dopo il taglio della torta, una bevuta di champagne ovviamente francese, un brevissimo e scontatissimo discorso di ringraziamento di Tristan, e la distribuzione delle magliette.
Piccola nota a margine: la quasi totalità degli sviluppatori Mozilla usa dei Mac e usa le versioni beta e nightly di Firefox 3 (che su Mac mi pare bruttino, ma forse non sono abituato al look and feel della mela).