(Dal nostro inviato Giacomo Magnini)
Dopo aver perso per strada il compagno di viaggio che stava ancora smaltendo i bagordi della notte precedente, lascio l’albergo e mi dirigo all’università nella speranza di riuscire se non altro a concludere qualcosa della missione segreta affidatami.
La giornata meteorologicamente parlando non sembra affatto migliore di quella precedente. L’autobus è pieno come una strada del centro il giorno prima di Natale, con persone che parlano un inglese approssimativo e con pesanti accenti riconducibili a diverse parti d’Europa.
Arrivo e trovo la prima sorpresa: abbiamo cambiato aula, passando ad una un po’ più grande al piano inferiore fregandola a OpenSuse: non è che si respiri meglio, ma se non altro si sta più comodi e si vedono meglio le presentazioni. Altra sorpresa: il workshop sulla creazione delle estensioni si è trasformato in realtà in un talk sulla localizzazione di Mozilla, con Pascal Chevrel, Mic Berman, Carsten Book che hanno spiegato cosa e come Mozilla si sta adoperando per semplificare la vita dei localizzatori e per dotarli di mezzi diversi e adatti ai vari livelli di collaboratori, anche pagandone lo sviluppo (dei tool, non dei localizzatori!). Come postilla finale abbiamo avuto una presentazione anche di translatewiki.net e una timida offerta di collaborazione tra tutti i diversi tipi di approccio.
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