Il 12 settembre si è conclusa l’edizione 2013 di Firefox Flicks Contest, il concorso video internazionale organizzato ogni anno da Mozilla per dare spazio ai cineasti esordienti.
Tra le centinaia di video provenienti da ogni parte del mondo, un gruppo italiano è riuscito ad aggiudicarsi il Premio del pubblico, accattivandosi 767 voti degli spettatori con The right way…, una divertente animazione di 60 secondi che insegna un utilizzo più consapevole del Web attraverso le avventure di un naufrago social network-dipendente.
Sara e Sandro hanno intervistato Giuseppe Gallo e Angela Catalano della web agency Mirabilia, creatori del video vincitore, che ci hanno parlato della loro esperienza.
Presentatevi brevemente.
Chi siete e cosa fate nella vita?
Facciamo entrambi parte di Mirabilia, una Web Agency di Palermo, Giuseppe, da poco laureato in ingegneria, è uno dei fondatori del gruppo e si occupa di design della comunicazione, Angela è un’animatrice digitale, entrata nel gruppo in seguito ad uno stage fatto dopo aver conseguito una laurea in Audio/Video e Multimedia presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo.
Come vi siete avvicinati al concorso Firefox Flicks? Seguite le iniziative Mozilla, siete interessati al mondo della tecnologia oppure vi ha ispirato l’amore per il cinema?
Firefox è un punto di riferimento per tutti quelli che si occupano di web, normalmente sono i nostri sviluppatori a seguire tutti gli aggiornamenti sulle attività della Mozilla Foundation, questa volta però è stata Angela a parlarci di Firefox Flicks, il nostro gruppo non si era mai occupato di video in precedenza, è stata lei a spingerci a partecipare al concorso, quindi possiamo dire che c’entrano sia l’interesse al mondo della tecnologia e all’attività di Mozilla, sia l’amore per il cinema ed in particolare per l’animazione.
Quando avete candidato il video, quali erano le vostre aspettative? Puntavate già a un premio oppure avete partecipato soltanto per fare un’esperienza nuova? E come vi sentite ad essere gli unici italiani vincitori?
Partecipare ad un concorso è sempre un’attività stimolante, questa volta ancora di più, innanzitutto perché si trattava per alcuni di noi di una sfida totalmente nuova e poi per la tematica trattata, che ci sta davvero a cuore. Proprio perché si trattava di una prima “avventura” insieme, ciò che ci interessava era fare esperienza, siamo partiti dall’idea, dal messaggio che volevamo comunicare, e poi abbiamo pensato ad una storia adatta a trasmetterlo, in seguito Angela ha gestito tutte le fasi di animazione, montaggio video e audio, Giuseppe ha invece realizzato gran parte dei disegni, si è occupato della colorazione e dello stile grafico del video. All’inizio non avevamo grandi aspettative, la scadenza del concorso era vicina (il video è stato realizzato in due settimane) e non eravamo sicuri del risultato finale, e tuttora pensiamo che con un po’ di tempo in più saremmo riusciti a migliorarlo. Immaginate la nostra sorpresa e la felicità quando abbiamo scoperto di aver vinto un premio del pubblico, per un concorso tanto importante a cui hanno partecipato più di 400 concorrenti. È un onore rappresentare in qualche modo il nostro paese, tra i flicks partecipanti c’erano altri Italiani e alcuni erano davvero molto belli!
Parlateci dello sviluppo del video: come è nata l’idea? Perché avete scelto l’animazione e non il live action? Qual è stato l’aspetto più difficile e quale quello più divertente?
L’idea del video nasce dall’attività svolta tutti i giorni all’interno dell’agenzia. Il tema del Firefox Flicks di quest’anno era il mobile, noi siamo andati un po’ oltre, parlando dell’utilizzo che facciamo dei nostri dispositivi mobili. La prima volta che abbiamo pensato al video, immaginavamo un live action, sarebbe stato fantastico realizzare delle riprese per raccontare la nostra storia, solo che il tempo stringeva, abbiamo quindi scelto di puntare più sulla struttura del racconto e sull’esperienza di Angela nell’animazione.
Ci siamo subito messi al lavoro, abbiamo immaginato un’isola, un ambiente caratteristico ed eccezionale pieno di strane piante, un personaggio buffo, “utonto” inconsapevole del web mobile. Altro aspetto molto importante del video è la narrazione tramite social network, questi fanno parte della nostra vita, li utilizziamo per raccontare le nostre vite, ci condizionano e crediamo che tramite questi si possano sperimentare nuove forme di storytelling.
Riguardo al tema del video, sembra prendere bonariamente in giro l'”utente medio” dello smartphone, che sta sempre attaccato ai social network ma si dimentica delle funzioni del dispositivo che potrebbero migliorare la sua vita (o salvargliela, nel caso del protagonista del video!). Volete parlarci più approfonditamente del messaggio che trasmette il vostro flick?
Il largo utilizzo dello smartphone è probabilmente la rivoluzione tecnologica più importante degli ultimi anni, hanno cambiato radicalmente le nostre abitudini, siamo in grado di raggiungere informazioni di ogni genere istantaneamente, la nostra vita è diventata più veloce, sotto tanti aspetti più facile, ma non per forza migliore. Come ogni nuova tecnologia il web mobile sta vivendo un boom, ed è destinato a crescere, adesso, non siamo i soli a pensarlo, è il momento di farne un uso più consapevole.
Per trasmettere in modo più efficace questo messaggio, abbiamo riflettuto sugli utilizzi più banali dello smartphone e quando il nostro “utonto” si ritrova su un’isola deserta, in una situazione estrema, trovando un telefono che magicamente funziona, invece di pensare immediatamente alla sua salvezza, facendo un utilizzo intelligente dello strumento che ha trovato, ricade nell’abitudine, inizia a condividere foto dell’isola, di ciò che sta mangiando, non pensando a geolocalizzarsi e chiedere aiuto. Quello immaginato nel video è ovviamente un caso estremo, ma ci può aiutare a riflettere, a diventare utilizzatori più consapevoli del web mobile.
Approfittiamo di quest’occasione per ringraziare tutti i nostri amici che ci hanno votato, senza di loro non avremmo vinto 🙂
E noi ringraziamo loro per averci concesso questa intervista!