Notizie con etichetta “Mozilla”

Disponibile SeaMonkey 2.0.1

È disponibile per il download la nuova versione di SeaMonkey. SeaMonkey 2.0.1 ha moltissime nuove funzioni rispetto a SeaMonkey 1.1.18:

  • SeaMonkey utilizza la stessa piattaforma software di Firefox 3.5.6. Grazie a questo cambiamento SeaMonkey è molto più simile a Firefox per quanto riguarda i profili utente, i componenti aggiuntivi e le funzioni dell’interfaccia utente.
  • La posizione predefinita dei profili utente è cambiata. I vecchi profili, come quelli di SeaMonkey 1.x o anche di Thunderbird, possono essere migrati automaticamente, escludendo però i componenti di terze parti (estensioni e temi). I vecchi profili non verranno toccati (verranno create e usate delle copie).
  • La nuova Gestione componenti aggiuntivi permette di installare, aggiornare, disattivare e rimuovere le estensioni (componenti aggiuntivi), i temi e i plugin utilizzando lo stesso meccanismo di Firefox. Ciò dovrebbe semplificare moltissimo la gestione e lo sviluppo delle estensioni.
  • È stato aggiunto il recupero della sessione (recupero dopo un crash). Adesso, quando SeaMonkey va in crash, tutte le finestre e le schede del browser vengono recuperate automaticamente o su richiesta (inclusi i dati inseriti nei moduli web!). Inoltre, gli utenti possono selezionare se recuperare sempre le finestre e le schede dall’ultima sessione aperta all’avvio di SeaMonkey.
  • È possibile riaprire le finestre del browser (Riapri finestra chiusa).
  • La cronologia viene ora memorizzata in un formato di database più flessibile, in modo da poter conservare più informazioni. La barra degli indirizzi sceglie quali indirizzi completare automaticamente e/o mostrare nel menu a tendina con un algoritmo più efficace basato sulla frequenza di inserimento, effettuando ricerche come impostazione predefinita sia nell’URL sia nel titolo delle pagine visitate.
  • Le barre degli strumenti del browser, di Posta e gruppi di discussione e della finestra di composizione dei messaggi sono ora completamente personalizzabili: è possibile scegliere, attraverso gli specifici menu contestuali, la dimensione delle icone e se dev’essere visualizzato testo e/o icone per ogni barra.
  • Il componente Posta e gruppi di discussione ora permette di leggere i feed RSS e Atom. Il browser rileva automaticamente i feed offerti dalle pagine web, ne può mostrare l’anteprima e offre diversi modi per abbonarsi.
  • I nuovi account IMAP adesso tengono una copia locale fuori linea dei messaggi come impostazione predefinita, uno dei tanti miglioramenti di prestazioni quando si lavora tramite IMAP. La sincronizzazione può essere disattivata per singolo account o per singola cartella, e limitata ai messaggi più recenti tramite le impostazioni Sincronizzazione e archiviazione.
  • La Posta a schede permette di aprire account, cartelle e perfino singoli messaggi in altrettante schede nella finestra di Posta e gruppi di discussione. Tale funzione consente inoltre di installare in SeaMonkey l’estensione Lightning per aggiungere la funzionalità di gestione dei calendari/appuntamenti.
  • La Gestione password è stata aggiornata ad una nuova versione, che permette una ricerca più facile, ed utilizza le barre di notifica al posto delle finestre di dialogo per memorizzare i login.
  • La Gestione download è stata completamente rivista, ed ora include la possibilità di riprendere i download tra una sessione e l’altra.
  • Una nuova Gestione moduli ha sostituito completamente la gestione dei moduli web precedente, e tiene traccia automaticamente dei dati inseriti nei moduli e li presenta come opzioni in un menu a tendina nelle successive occasioni.
  • La Gestione cookie è stata migliorata e adesso permette di effettuare ricerche nei cookie in base al sito e al nome.
  • Gecko, il motore di rendering grafico usato in SeaMonkey, è stato migliorato enormemente rispetto alla versione utilizzata nell’ultima versione stabile. I cambiamenti vanno da un migliore back-end grafico (Cairo/Thebes) ad un supporto migliorato per font, CSS, DOM e JavaScript. SeaMonkey 2.0 supera il test Acid2 test e gran parte dell’Acid3 e include tutte le funzioni HTML5 e le novità fornite da Firefox 3.5, come gli elementi audio/video, i font scaricabili e la compilazione JIT di JavaScript.
  • La maggior parte delle icone del tema predefinito sono state sostituite con nuove immagini che si integrano meglio con l’aspetto dei desktop moderni.
  • Il tema predefinito su Mac OS X è stato completamente rinnovato per integrarsi meglio con l’aspetto grafico di Leopard e Snow Leopard.
  • Per gli sviluppatori di estensioni: viene introdotto in SeaMonkey SMILE, rendendo anche disponibili le interfacce di FUEL e STEEL.
  • Viene interrotto il supporto per Windows 95, 98, Me e NT 4. GTK 2.10 o superiore è richiesto su Linux/UNIX. Anche il supporto per Mac OS X 10.3 (“Panther”) e 10.2 (“Jaguar”) è stato rimosso.

Per ulteriori informazioni riguardanti le novità introdotte in SeaMonkey 2.0.1 è possibile consultare le note di versione (al momento disponibili solo in inglese).

Ricordiamo a coloro che ancora stiano usando la versione 1.1.x che tale versione non è più supportata dal Progetto SeaMonkey; consigliamo perciò di effettuare l’aggiornamento alla versione 2.0.1 (dopo aver verificato i requisiti di sistema). I file per l’installazione sono disponibili alla sezione download e il nostro forum è a disposizione per qualsiasi richiesta di supporto.

Attenzione! Questa è la prima versione disponibile in italiano, e sono certamente presenti diversi errori di traduzione, anche nell’interfaccia utente. Mancano le traduzioni dei componenti aggiuntivi di base di SeaMonkey (ChatZilla, Venkman, DomInspector) e di alcuni file della guida in linea. Vi preghiamo di segnalare eventuali errori nell’apposita discussione sul nostro forum, ed segnalare anche l’eventuale disponibilità ad aiutare nella traduzione.


La Sette giorni di Mozilla per la collettività

avatar_italianLa Sette giorni di Mozilla per la collettività è un evento della durata di una settimana per il quale chiediamo alle persone di prendere l’iniziativa ed essere determinanti nell’arricchire la propria comunità grazie al Web. La Sette giorni di Mozilla per la collettività si basa sulla convinzione che tutti dovrebbero essere in grado di accedere e di utilizzare con facilità la risorsa di Internet con la garanzia di una buona esperienza di navigazione. Grazie alla generosità della nostra comunità e al talento dei suoi scrittori, grafici, programmatori e sviluppatori dotati di versatili competenze tecniche nel settore di Internet, siamo convinti di riuscire a rendere il Web una risorsa migliore per tutti.

La Sette giorni di Mozilla per la collettività si terrà dal 14 al 21 settembre 2009.

Fai la differenza: aiutaci a diffondere la notizia e partecipa anche tu a questa iniziativa.

Tutti i dettagli sono disponibili sul sito dedicato all’iniziativa.


Partecipa al sondaggio di Mozilla per l’Università

Mozilla Campus RepsMozilla ha preparato un breve sondaggio sul progetto “Mozilla Campus Reps” per conoscere le impressioni degli studenti universitari italiani che utilizzano Firefox e gli altri prodotti Mozilla.

Il progetto “Campus Reps” rappresenta un valido supporto per migliaia di studenti interessati alla diffusione di Firefox nelle università di tutto il mondo e ne incoraggia molti altri a partecipare attivamente ai vari progetti Mozilla. La grande maggioranza dei “rappresentanti” registrati appartiene però esclusivamente  a università statunitensi o indiane, mentre il progetto non sembra aver attecchito molto in Europa. Questo potrebbe dipendere da una mancanza di comunicazione o di conoscenza del progetto “Mozilla Campus Reps” oppure dalla necessità di adattare la versione americana a un’esperienza universitaria differente com’è quella europea.

Incoraggiamo perciò tutti gli studenti universitari italiani che utilizzano Firefox e gli altri prodotti Mozilla a partecipare al sondaggio; rispondere non richiederà più di qualche minuto.
Le domande del sondaggio sono in inglese ma, per chi lo volesse, è possibile rispondere in italiano.


Intervista a Tristan Nitot

Tristan Nitot, presidente di Mozilla Europe è stato intervistato ieri per WebNews Business da Giacomo Dotta. L’intervista scava sotto la superficie tecnologica di Mozilla permettendoci di capire qualcosa di più dell’anima non profit e del cuore open source di Firefox.

Link all’intervista: “Cuore open source, anima non profit”. Buona lettura! 🙂


Alla conquista del web – breve storia di Mozilla

Le origini

Sebbene il primo browser della storia sia stato WorldWideWeb, esso serviva a scopi dimostrativi ed era disponibile solo per sistema operativo NeXT – perciò in seguito fu chiamato Nexus. Il primo browser a raggiungere un’apprezzabile popolarità internazionale fu Mosaic, il cui sviluppo fu iniziato da NCSA nel 1992.
Il leader del gruppo che lo sviluppò, Marc Andreessen lasciò NCSA insieme ad altri quattro studenti dell’University of Illinois e fondò la Mosaic Communications Corporation che diventò Netscape Communications Corporation produttrice di Netscape Navigator.
Questo browser, nato ufficialmente nel 1994, crebbe in fretta e fu la piattaforma su cui vennero messe a punto alcune tecnologie oggi diffusissime (come ad esempio JavaScript).
La società Spyglass, Inc. acquistò in seguito la tecnologia e i marchi da NCSA per produrre il suo web browser. Spyglass Mosaic fu poi venduto alla Microsoft, che lo modificò e lo rinominò come Internet Explorer.
I due browser più diffusi al mondo hanno quindi in Mosaic un antenato comune.

La guerra dei browser

Netscape Navigator, un tempo web browser di riferimento per i navigatori di Internet, vide la sua enorme popolarità declinare progressivamente ad opera del suo più grande rivale, Microsoft Internet Explorer.
Internet Explorer, infatti, che aveva debuttato nel 1993 con la versione 1.0, all’epoca non era ancora in grado di competere con la suite di Netscape sia in termini di funzionalità, sia in precisione nella resa grafica delle pagine web (rendering).
Internet Explorer non veniva ancora fornito “di serie” con il sistema operativo Microsoft Windows: l’azienda di Bill Gates non lo considerava infatti un prodotto strategico (lo stesso Bill Gates all’epoca non riteneva Internet un business) e non ne aveva spinto la diffusione, continuando a considerarlo un modulo applicativo esterno al sistema operativo, con il proposito di venderlo separatamente da Windows.

Nel 1997, quando Internet Explorer e Netscape Navigator erano entrambi giunti alla versione 4.0, Microsoft scelse però di distribuire il proprio browser insieme al sistema operativo Windows 98 (all’epoca il più diffuso al mondo). Questa mossa, molto spregiudicata, si rivelò vincente: cambiare il browser diventava per gli utenti un’operazione costosa e faticosa e così Netscape Communicator, da quasi monopolista del settore, perse rapidamente quote di mercato fino ad essere utilizzato solamente da una piccola percentuale di simpatizzanti.
La guerra dei browser si conclude virtualmente nel 2000. Da questo momento in poi, Internet Explorer diviene leader del mercato dei browser.

Mozilla e la rinascita

La parola “Mozilla” risale al 1994: era in origine il nome in codice del browser Netscape e ha due possibili interpretazioni: qualcuno dice che fosse l’unione di “Mo”, che riportava a Mosaic, e di “-zilla”, da Godzilla il dinosauro (era il 1994, anno del film “Jurassic Park” e i lucertoloni erano di moda).
Altri, invece, sostengono che fosse una contrazione di “Mosaic-Killer”, e quindi indicasse il browser destinato a succedere a Mosaic.
Nel 1998 Netscape, prima di essere assorbita dal colosso America On Line (AOL), diede vita al progetto Mozilla rilasciando il codice sorgente di Netscape 4 con licenza open source: il progetto Mozilla si proponeva di creare un browser innovativo, basato sul nuovo motore grafico Gecko (che da questo momento non verrà più abbandonato) e consentiva a tutti – professionisti, dilettanti, hacker e semplici utenti – di contribuire su base volontaria alla sua evoluzione.
In realtà, trattandosi di una suite di programmi (oltre al browser comprendeva anche un client di posta elettronica, un editor di pagine HTML e una rubrica, cui in seguito si è aggiunto anche un client IRC), il nome corretto ed ufficiale del prodotto fu Mozilla Application Suite. Il programma era multipiattaforma, ossia disponibile per i principali sistemi operativi: Microsoft Windows, GNU/Linux, Mac OS, OS/2 e Solaris.
Lo sviluppo di Mozilla avvenne in seno alla “Mozilla Organization – un gruppo di dipendenti della Netscape – fino al 2003, anno in cui AOL decide ritirarsi dal progetto e di smantellare l’organizzazione. I coordinatori dell’organizzazione proseguirono, costituendo la Mozilla Foundation (Fondazione Mozilla).

Nel 2001 la Microsoft lancia Windows XP e Internet Explorer 6; l’azienda di Bill Gates è ancora leader incontrastata del settore con il 95% di quota di mercato, ma l’impressione generale è che da tempo il browser Microsoft manchi di nuove caratteristiche; inoltre il prodotto comincia ad essere avvertito come molto carente sotto il profilo della sicurezza.

Firefox

Nel settembre 2002, a causa di alcune divergenze con le linee generali di sviluppo, all’interno della Mozilla Foundation venne avviata la sperimentazione su un browser derivato dal codice sorgente di Mozilla.
La filosofia progettuale puntava alla facilità d’uso, alla stabilità, alla personalizzazione, al rispetto degli standard web, alla sicurezza, alla compattezza e alla velocità.
Il primo nome scelto fu Phoenix (Fenice, in inglese), per simboleggiare la rinascita dalle ceneri di Netscape. Tale nome dovette tuttavia essere cambiato perché in conflitto con Phoenix Technologies, azienda produttrice di BIOS.
Il nome scelto fu allora Firebird, a sua volta abbandonato perché in conflitto con il database Firebird SQL.
Venne stabilito finalmente il nome Firefox.

La versione 1.0 vide ufficialmente la luce il 9 novembre 2004. Tra le varie iniziative previste per il lancio, venne avviata una sottoscrizione con l’obiettivo di pubblicare una pagina pubblicitaria sul New York Times, che raccolse complessivamente 250.000 dollari.
Firefox è open source al pari di Mozilla, e come il suo predecessore è anch’esso multipiattaforma e disponibile per sistemi Microsoft Windows, GNU/Linux, Mac OS, OS/2 e Solaris.

SeaMonkey

Nel 2005, sulla scia del successo ottenuto per Firefox (e per il client di posta Thunderbird), la Fondazione Mozilla decise di non proseguire nello sviluppo di Mozilla Application Suite, che si arrestò alla versione 1.8 beta 1. Le versioni stabili e ufficiali invece proseguirono fino alla versione 1.7.13.
Secondo la migliore delle tradizioni del software open source, dai sorgenti di Mozilla Application Suite nacque un altro progetto, detto SeaMonkey (la parola era in origine il nome in codice del browser Mozilla) coordinato dal SeaMonkey Council e ospitato sui server della Mozilla Foundation.

Il Council è un gruppo di sviluppatori totalmente indipendente dalla Fondazione Mozilla che ha deciso di seguire e continuare lo sviluppo della suite di applicazioni. La Fondazione ha appoggiato tale iniziativa fornendo le macchine, l’infrastruttura di supporto e la collaborazione di alcuni sviluppatori ufficiali che si impegnano a mantenere la compatibilità dei cambiamenti a Gecko anche per SeaMonkey.
La prima versione stabile di SeaMonkey è stata la 1.0, rilasciata il 30 gennaio 2006 e basata sullo stesso codice di Mozilla 1.8.

Una nuova guerra dei browser?

Sebbene Internet Explorer (arrivato ora alla versione 7) sia ancora il browser più diffuso, Firefox continua ad erodere progressivamente quote di mercato al rivale di Redmond.
Diversamente però da quanto accadde in passato, gli utenti del web hanno oggi tantissime alternative tra cui scegliere, dal momento che molti altri browser hanno fatto in questi ultimi anni la loro comparsa: oltre a Firefox e Internet Explorer, ricordiamo il browser freeware Opera, Chrome di Google, Safari di Apple (incluso nel sistema operativo MacOS X), Konqueror per Linux, e i molti altri browser sviluppati sul motore di rendering Gecko tra cui K-Meleon, Flock, il sopraccitato SeaMonkey (multipiattaforma), Camino per MacOS X ed Epiphany per Linux.

Ringraziamenti

Ringraziamo, per la stesura di questa breve storia dei browser, gli autori delle seguenti pagine su WikiPedia: Mosaic, Internet Explorer, Firefox, Guerra dei browser, Mozilla, Netscape Navigator, SeaMonkey, Browser.

È possibile anche scaricare un documento in formato PDF (in inglese) che illustra le principali tappe di questa storia, “commentata” da Foxkeh, la mascotte ufficiale di Mozilla Japan (le immagini contenute nel PDF sono distribuite su licenza CC per il Giappone).


Repubblica.it parla di Mozilla

Repubblica.it, il sito del noto quotidiano nazionale La Repubblica, parla di Mozilla e del bounty program che premierà gli sviluppatori che individueranno nuove falle di sicurezza nei software Mozilla.
L’articolo è obbiettivo, ma già superato: la critica che viene rivolta ai browser Mozilla a causa delle recenti falle di sicurezza non corrette non è più valida dal rilascio di Firefox 0.9.3, Mozilla 1.7.2 e Thunderbird 0.7.3.
Segnalazione di Dexter.