Prendete Firefox OS, portatelo fuori da quello che pensate possa essere “l’involucro” più comune in cui racchiuderlo in questo periodo (uno dei cellulari di lancio, quindi) e fatelo girare su una scheda contenuta in quello che chiunque considererebbe un normale libro. Lo ha fatto APC e lo ha chiamato Paper.
VIA ARM Cortex-A9 da 800Mhz, un banco di RAM DDR3 da 512MB con 4GB di NAND Flash dove poter conservare i dati (applicazioni, impostazioni, ecc.), un piccolo chip grafico 2D/3D per permettere di trasmettere sul monitor l’immagine a 720p tramite l’uscita HDMI. Due porte USB 2.0, una microUSB, un’uscita Audio con normale jack tipico da cuffie e un ingresso microfono. Completano il quadro la porta di rete ethernet 10/100 e la possibilità di ospitare una microSD tramite lo slot che trovate vicino alle porte appena descritte.
Tutto questo in un piccolo oggetto leggerissimo per una dimensione totale di 204 x 98 x 28mm (W x H x D), completamente realizzato in alluminio e cartone riciclato pressato, che a fare i “green” ci si guadagna sempre 😉
Tutto questo ha un costo: 99 dollari, ordinabile direttamente dal sito web di APC, in linea con la politica prezzi applicata da Mozilla che prevede prodotti estremamente accessibili per tutti.
Oltre le semplici caratteristiche
Sono belle parole, me ne rendo conto, probabilmente vorrete parlare di prestazioni ed esperienza d’utilizzo, eppure lo avete già visto almeno una volta (mi auguro). Su simulatore, su telefono, Firefox OS con i suoi pro e i suoi contro e con la sua voglia di crescere sempre più ha fatto breccia nel cuore di molti e raccolto di contro tantissime critiche costruttive e non, eppure eccoci qui, ancora a parlare del nuovo sistema che -vorrei ricordarvi- pecca di gioventù come qualsiasi altro sistema sviluppato per il mobile. Io, utilizzatore iOS ancora oggi (nonostante possieda anche un Keon con Firefox OS a bordo), ricordo ancora la mancanza del copia-incolla, del multi-tasking o dei mille problemi su quel primo “2G” che si poteva acquistare solo in America. Nessuno “nasce imparato” 😉
Lo stesso accade sull’OS di Mozilla e il Paper APC non fa certo eccezione.
Cosa vuol dire? Beh è abbastanza scontato, per lo meno per chi ha già avuto modo di mettere le mani sopra alla prima versione rilasciata dell’OS. Ci sono ancora feature non disponibili che lo sono già nelle versioni più recenti, altre limitate, errori che possono essere corretti, alcune delle risorse del sistema che per una limitazione dell’hardware a disposizione vengono ovviamente a mancare (WiFi in primis, non essendoci un chip apposito a bordo, nda).
Un rapido setup (veloce tanto quanto quello sul cellulare o sul simulatore acceso la prima volta), la completa mancanza delle localizzazioni più comuni oltre l’inglese o il francese che si trovano a bordo per poi arrivare alla schermata iniziale dove sarà possibile aggiungere applicazioni e collegamenti.
Difficile e forse “strano” (nonostante basti farci l’abitudine) il controllo del sistema a video: dovrete collegare un mouse ad una delle porte USB disponibili e spostarvi come se quello fosse il vostro dito, vale quindi per l’apertura delle applicazioni così come per la navigazione tra le schermate. Tenere premuto il pulsante e portare il puntatore dal basso verso l’alto vi permetterà invece di tornare alla schermata iniziale. Forse per una questione meramente estetica l’immagine a monitor è stata tagliata per nascondere (almeno parzialmente) la barra superiore con l’orario, la carica della batteria e gli altri dettagli, basterà comunque portare la finestra verso il basso per richiamare la classica area di notifica del sistema.
Ho provato a cercare aggiornamenti ma -neanche a dirlo- nessuno disponibile. Ciò che mi auguro è che sul sito del produttore (APC, non Mozilla, nda) possano comparire documentazioni e download per permettere all’utilizzatore finale di aggiornare quel sistema altresì parecchio limitato su un pezzo di ferro che altrimenti sarebbe inutilizzabile per chi non ha la minima esperienza e non sa da dove cominciare a mettere le mani per poterlo far operare diversamente.
Se l’OS è giovane, questo progetto e relativo prodotto lo sono ancora di più, diamo tempo al tempo, non credo -almeno attualmente- che sia il caso di fare un investimento per portare sul televisore di casa propria qualche applicazione sociale o altre già presenti nel Marketplace probabilmente già prodotte e rese disponibili per un qualsiasi SmartTV di generazione più o meno recente.
Sarà per la prossima volta?