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Video, libertà e Mozilla

L’articolo originale in lingua inglese è disponibile sul blog di Robert O’Callahan, che lavora allo sviluppo del codice di Mozilla relativo al supporto video. L’autore tiene a sottolineare che le opinioni in questo articolo non rappresentano la posizione di Mozilla ma sono espresse a titolo personale. Tuttavia l’intero staff di Mozilla Italia concorda sui suoi contenuti e, con il permesso di Robert, ha deciso di pubblicarne la traduzione.

YouTube e Vimeo hanno cominciato ad offrire la possibilità di riprodurre contenuti video sfruttando l’elemento <video> dell’HTML5. Questa, da un lato, è una buona notizia per il software libero perché significa che non ci sarà bisogno del plugin proprietario Adobe Flash per riprodurre i video [1]. Dall’altro non è una buona notizia per il software libero perché questi contenuti saranno offerti in formato H.264. Molte persone hanno notato che Firefox non è in grado di supportare H.264 ma sembra che molti non ne capiscano il motivo o ignorino i problemi che H.264 comporta. È bene quindi riepilogare i fatti e spiegare perché Firefox non supporta H.264.

Il nocciolo del problema è semplice: H.264 è gravato da brevetti la cui licenza è controllata da MPEG-LA. Se si distribuiscono i codec H.264 in una giurisdizione dove i brevetti software sono applicabili, chi non ha pagato la licenza per il brevetto a MPEG-LA corre il rischio di venire perseguito legalmente.

Quindi, perché Mozilla non paga semplicemente la licenza per H.264 (come tutti gli altri)? Il motivo principale è che ciò violerebbe i principi del software libero in cui crediamo fermamente. In particolare, crediamo che gli utenti finali del nostro codice debbano essere in condizione di modificarlo e ridistribuirlo senza alcuna perdita di funzionalità. Questa è la libertà che le licenze copyleft (come la GPL e la LGPL, che utilizziamo per il nostro codice) intendono assicurare. È possibile ottenere le licenze del brevetto in maniera da non violare l’interpretazione letterale della licenza GPLv2 e della LGPLv2; ma non è nostra intenzione rispettarne la lettera violandone lo spirito.

Ma non esistono implementazioni (L)GPL dell’H.264? Sì, ma non sono così libere come sembrano. La loro libertà è stata silenziosamente indebolita dai brevetti (nelle giurisdizioni in cui tali brevetti esistono e sono applicabili). La licenza del software permette la ridistribuzione e l’utilizzo del codice ma la MPEG-LA può comunque impedirlo. [2]

Ma la MPEG-LA non si accanirà legalmente contro di me o il mio progetto, non siamo così importanti. Forse è vero ma spero che siano pochi i progetti software per cui il “rimanere insignificanti” costituisca una strategia valida. Non è certamente un’opzione per Mozilla. Se non avessimo distribuito legalmente Firefox a decine di milioni di utenti, probabilmente oggi sarebbe possibile navigare sul Web solamente con Internet Explorer su Windows. Inoltre, non è un’ottima idea confidare nella discrezionalità dell’azione penale.

Mozilla dovrebbe semplicemente includerlo senza licenza come gesto di disobbedienza civile. Potrebbe essere divertente, ma mi aspetterei molto presto un’ingiunzione che ci obblighi a disattivare H.264 e una richiesta di risarcimento danni a MPEG-LA. Non sarebbe una vittoria.

Mozilla dovrebbe individuare e utilizzare i codec H.264 già installati sul sistema. Per una serie di motivi questa sarebbe una cattiva idea, specialmente su Windows. Queste le ragioni principali:

  • La maggior parte degli utenti con Windows Vista e versioni precedenti non hanno un codec H.264 installato sul sistema. Perciò per la maggior parte degli utenti questa non è una soluzione.
  • Ciò risolve la questione relativa alla libertà del software per il browser (dove noi abbiamo la possibilità di far sentire la nostra voce e cercare di cambiare la situazione dei codec) ribaltandola però sulla piattaforma (su cui noi non abbiamo alcuna voce in capitolo). In questo modo non si avrà comunque un client web basato unicamente su software libero.

Ma io potrei semplicemente installare gstreamer-plugin-ugly e risolvere il problema. Questo comportamento è egoista. Ognuno dovrebbe essere in grado di navigare sul Web con un client completamente libero senza compiere strane evoluzioni per scaricare e installare oscuri programmi (il cui utilizzo tra l’altro è legalmente discutibile).

I brevetti per H.264 scadranno presto, e allora il problema si risolverà. Molti brevetti di H.264 non scadranno prima del 2017. In ogni caso, H.264 non sarà l’ultimo codec di compressione video ad essere prodotto: ci sarà un H.265 che porterà gli stessi problemi.

Gli utenti vogliono solo che i video funzionino. Voi persone legate a Mozilla siete troppo idealisti! Certo, e questa è la ragione dell’esistenza di Mozilla. Comunque, nel breve termine, gli utenti non saranno penalizzati dal momento che i contenuti video sono automaticamente disponibili anche in formato Flash. Sul lungo periodo, penso che la libertà favorirà gli utenti (non solo gli utenti di Firefox, ma TUTTI gli utenti).

Al di là dei problemi legati al supporto H.264 sui client, ci sono enormi implicazioni legate all’utilizzo di H.264 per gli autori che pubblicano contenuti web e per i provider che li distribuiscono. Al momento, la pubblicazione di contenuti in formato H.264 su Internet non richiede costi aggiuntivi, ma dopo il 2010 le cose quasi certamente cambieranno, come si può leggere in un paio di buoni articoli (in inglese). Non sapremo molto di più in merito prima della fine del mese. Il problema fondamentale non sarà legato ai costi ma al fatto che chi vorrà pubblicare contenuti H.264 dovrà assumere avvocati e concordare una licenza direttamente con MPEG-LA. Ciò non sarà probabilmente praticabile per chi vuole solo pubblicare un paio di video sul proprio sito web, aggiungere un video didattico ad un’applicazione web o inserire una sequenza video in un gioco online. Sul Web non ci sono solamente i video di YouTube; l’obbligatorietà della licenza limiterà sicuramente l’utilizzo del video sul Web (immaginate solamente che cosa sarebbe successo se avessimo avuto un simile obbligo per le immagini…). Anche se non ci fossero questioni di brevetto legate alla parte client, ciò rappresenterebbe comunque una buona ragione per Mozilla per promuovere l’utilizzo di codec completamente liberi.

La verità è che al momento nessuno di noi sa che cosa succederà. Le parti in causa che propongono l’obbligatorietà della licenza sono forti e alla maggior parte delle persone non importa della libertà del software. Noi ci stiamo impegnando al massimo per spingere Ogg Theora e non so che cos’altro possiamo fare se non diffondere il messaggio e aiutare le persone a capire che cosa c’è in gioco in questo momento.

[1] Gnash e Swfdec possono riprodurre questi video ma in generale non possono competere con le ultime API Flash offerte da Adobe e utilizzate dai siti web più importanti.
[2] Nella maggior parte dei casi, le implementazioni libere di tecnologia pesantemente affetta da brevetti è dannosa all’ecosistema del software libero per due motivi: confonde le persone inducendole a pensare di avere diritti che in realtà non hanno e quindi possono scoraggiare l’adozione di alternative veramente libere per tutti.